Oggi è un giorno importante perchè si celebra la 74esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.
Un problema sociale importante che ha visto da gennaio 2024 ad agosto quasi 700 morti. La sicurezza, come ha espresso il Presidente Mattarella è l’aspetto più importante che deve essere preso in considerazione.
Ho sentito e visto sui media ricordare le varie tragedie su lavoro che hanno segnato la storia della nostra nazione. Nessuno si è ricordato del Moby Prince, la più grave strage sul lavoro della storia della Repubblica. Il 10 aprile 1991 morirono 64 membri dell’equipaggio del traghetto della NAVARNA, oggi Moby Lines, poco fuori dal porto di Livorno, 63 bruciati e uno solo annegato in mare.
Tutte quelle persone, uomini e donne, hanno messo in sicurezza 76 passeggeri e hanno tentato di controllare le fiamme e chiesto a più riprese l’intervento di soccorsi, MAI ARRIVATI! Persone che hanno sacrificato la loro vita contro un disegno che era quello di fare nulla per soccorrere il Moby Prince in fiamme. Nel caso del 10 aprile il problema della morte sul lavoro non è stata la sicurezza, ma la deliberata decisione di lasciare il traghetto al suo destino.
I membri dell’equipaggio del Moby Prince meritano una medaglia per l’azione eroica che hanno portato avanti fino alla fine, già chiesta dalle associazione dei familiari nel 2016. Ma anche senza medaglia i familiari sarebbero appagati se venisse fuori la verità storica.
La terza commissione parlamentare ha iniziato da mesi il suo percorso. Attendiamo. Siamo stanchi e vogliamo mettere la parola fine a questa storia buia della nostra Repubblica.
Luchino Chessa – Associazione 10 aprile-Familiari Vittime Moby Prince ODV
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